mercoledì 12 giugno 2013

La prospettiva 2

Abbiamo visto le basi della prospettiva, ora vedremo cosa succede quando l'oggetto che vogliamo mettere in prospettiva non è esattamente dritto davanti a noi.

Prendiamo ad esempio questo parallelepipedo.

È spostato lateralmente rispetto al punto di fuga, ma è sempre rappresentato in prospettiva centrale. È abbastanza chiaro che questa roba non ha senso.

In questo caso la prospettiva centrale non va bene, quindi dovremo ricorrere alla prospettiva accidentale.
Il problema qui sta nel fatto che la faccia che vediamo come dritta dovrebbe essere inclinata, più qualcosa di questo genere

(per la cronaca: ho cambiato un po' la forma del parallelepipedo per renderlo più chiaro)
Abbiamo visto che le linee di profondità vanno tutte verso un punto di fuga.
In questo caso però vediamo che anche la faccia che prima era parallela ha una sua profondità.
Chiaramente non possiamo mandare le linee di questa faccia allo stesso punto di fuga delle altre, perchè non sono parallele.
Avremo quindi bisogno di un secondo punto di fuga.
Anche questo punto di fuga dovrà stare sull'orizzonte, e sarà ad una distanza tale da poter essere credibile.

Eh, si, la distanza la vedremo a occhio.
Se stiamo copiando possiamo tirare tutte le linee di profondià e capire da lì dove si uniscono, altrimenti dovremo andare per tentativi. Un ottimo motivo per esercitarsi usando la copia (sempre a patto che lo si faccia nel modo giusto) è che ci facciamo l'occhio anche su questo genere di cose.
Una cosa che si nota subito è che i punti di fuga tendono ad essere molto lontani tra di loro, spesso almeno uno dei due starà fuori dal foglio.
Si, è una fregatura.
Per ovviare al problema possiamo aggiungere dei fogli laterali per arrivare fino al punto di fuga. Considerando che però stiamo facendo del disegno a mano libera conviene usare questa tecnica solo all'inizio e cercare di farsi l'occhio al più presto, cercando di immaginare il punto di fuga anche se non lo vediamo, e visualizzando le linee che si uniscono fuori dal foglio.
Non è una cosa particolarmente facile da fare, e probabilmente all'inizio verranno fuori delle schifezze inguardabili.
Il mio consiglio è di cominciare con i fogli aggiunti (o rimpicciolendo il disegno per far stare i punti di fuga sul foglio). Una volta capito bene il concetto e fatto l'occhio sulla distanza tra i punti potete provare senza foglio aggiunto, ma tenete comunque il foglio a portata di mano per controllare che sia tutto a posto.

Esistono casi in cui nemmeno la prospettiva a due punti di fuga è sufficiente, ma li vedremo nella prossima lezione. Per ora questo tipo di approssimazione dovrebbe essere sufficiente per la maggior parte degli scopi.

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