giovedì 4 luglio 2013
la linea tonale
Nelle scorse lezioni abbiamo visto i metodi per disegnare le forme partendo dalla copia dal vero.
Oggi vedremo come possiamo cominciare a introdurre un po' di profondità nei nostri disegni.
Il senso del volume in natura non viene dato dal contorno, ma dalla luce. Dalla luce dipende come noi percepiamo la forma di un oggetto, ma anche il suo colore e il materiale da cui è composto.
giovedì 27 giugno 2013
Il disegno in digitale
Quella di oggi è una riflessione sul disegno in digitale.
Se avete visto le lezioni precedenti avrete notato che i disegni che uso sono sempre in digitale. Spero con questo sproloquio di spiegarne il perchè.
Spesso la gente è convinta che lavorando a computer la macchina si accolli metà del lavoro e che venga fuori una figata solo perchè è in digitale. E poi si vedono in giro delle schifezze essurde.
La dura realtà è che il computer da un sacco di possibilità, ma se mancano le basi del disegno, del colore, della composizione, il risultato sarà sempre scadente.
In realtà disegnare a computer è più difficile che farlo a mano.
mercoledì 19 giugno 2013
La prospettiva 3
Come dice il proverbio, non c'è due senza tre, quindi vedremo anche il 3° punto di fuga.
Avendo una visione a tre dimensioni non possiamo sperare che solo due di queste vengano influenzate dalla prospettiva... quindi dovremmo vedere come viene influenzata anche la terza, ovvero l'altezza.
Nella maggior parte dei casi non c'è bisogno di questa ulteriore profondità, perchè tendiamo a vedere la realtà che ci circonda come sviluppata in larghezza, non in altezza.
Diciamo però che ad esempio stiamo guardando un grattacielo dal marciapiede sottostante.
mercoledì 12 giugno 2013
La prospettiva 2
Abbiamo visto le basi della prospettiva, ora vedremo cosa succede quando l'oggetto che vogliamo mettere in prospettiva non è esattamente dritto davanti a noi.
Prendiamo ad esempio questo parallelepipedo.
È spostato lateralmente rispetto al punto di fuga, ma è sempre rappresentato in prospettiva centrale.
È abbastanza chiaro che questa roba non ha senso.
mercoledì 5 giugno 2013
la prospettiva 1
Nella scorsa lezione abbiamo visto che usando che possiamo usare forme semplici per modificare una copia dal vero o creare una composizione ex-novo.
Il passo successivo è riuscire a posizionare figure queste forme semplici nello spazio in maniera credibile.
È qui che entra in gioco la prospettiva.
La prospettiva è una rappresentazione approssimativa di come il nostro occhio vede le forme a distanze diverse. Molto semplicemente, più un oggetto è lontano più noi lo vediamo piccolo, e lo stesso vale per i lati di uno stesso oggetto. In un cubo, ad esempio, il lato più vicino a noi appare più grande di quello più lontano.
Ci sono un paio di regole per una costruzione geometrica di oggetti in prospettiva, sono abbastanza semplici, ma la prima volta che ho studiato questo concetto alle medie metà della classe non l'ha capito, quindi cercherò di spiegarlo nel modo più comprensibile possibile.
martedì 28 maggio 2013
la copia 3 - ridurre in forme semplici
Alla fine della scorsa lezione ho accennato all'utilità di ridurre le forme complesse in forme più semplici. Oggi vedremo in particolare perchè dovremmo seguire questo metodo di lavoro.
Come semplificare le forme
Prendiamo ad esempio la composizione qua sotto:
una caffettiera, due tazzine con piattino, il tutto su un vassoio con le zampe ripiegabili. Possiamo fare una copia anche molto precisa di quello che vediamo, prendendo le misure e le inclinazioni come abbiamo visto. Supponiamo però di voler cambiare la visuale, di voler magari vedere il tutto dall'alto.
Prendiamo ad esempio la composizione qua sotto:
una caffettiera, due tazzine con piattino, il tutto su un vassoio con le zampe ripiegabili. Possiamo fare una copia anche molto precisa di quello che vediamo, prendendo le misure e le inclinazioni come abbiamo visto. Supponiamo però di voler cambiare la visuale, di voler magari vedere il tutto dall'alto.
giovedì 23 maggio 2013
la copia - parte 2
A quanto pare sono negata per i video, quindi anche per stavolta lezione scritta, ci riproverò la prossima volta.
Abbiamo visto l'utilità della copia, ora vedremo un paio di tecniche che ci aiuteranno a farla, questa copia.
Queste tecniche vanno bene sia per la copia dal vero sia per la foto, anche se per questo tipo di esercizio la copia dal vero è sempre la cosa migliore.
Per prima cosa scordatevi da quadrettatura.
Il metodo della quadrettatura funziona così: fate una griglia sulla foto, fate una griglia uguale sul foglio e copiate pezzettino per pezzettino.
Oltre ad essere un metodo noiosissimo, è anche completamente inutile, talto vale usare una fotocopiatrice, viene meglio e avrete imparato a disegnare allo stesso modo.
martedì 21 maggio 2013
La copia
Da ragazzina, verso le medie, ho cominciato a copiare disegni da fumetti e simili. Semplicemente un disegno mi piaceva, e io lo copiavo. Credevo che questo mi avrebbe insegnato a disegnare.
Non ci è voluto molto tempo perchè capissi che dopo montagne di copie non avevo imparato niente.
Da quel momento ho smesso completamente di copiare da disegni e foto... sbagliando di nuovo... beh, come sempre la verità sta nel mezzo.
Non ci è voluto molto tempo perchè capissi che dopo montagne di copie non avevo imparato niente.
Da quel momento ho smesso completamente di copiare da disegni e foto... sbagliando di nuovo... beh, come sempre la verità sta nel mezzo.
giovedì 16 maggio 2013
lezione numero 2
Oggi vi parlerò della seconda lezione più importante: come si tiene in mano la matita.
Cosa? stai scherzando? è da quando andavo all'asilo che disegno, l'avrò capito come si tiene una matita!
è vero, da bambini disegnavamo già... tenendo il pugno stretto attorno al pastello/pennarello di turno...
alle elementari ci hanno spiegato che così non saremmo mai riusciti a scrivere, così abbiamo imparato a tenere la matita con le dita, ottenendo un controllo molto migliore.
Però per il disegno non va bene nemmeno questo.
Cosa? stai scherzando? è da quando andavo all'asilo che disegno, l'avrò capito come si tiene una matita!
è vero, da bambini disegnavamo già... tenendo il pugno stretto attorno al pastello/pennarello di turno...
alle elementari ci hanno spiegato che così non saremmo mai riusciti a scrivere, così abbiamo imparato a tenere la matita con le dita, ottenendo un controllo molto migliore.
Però per il disegno non va bene nemmeno questo.
martedì 14 maggio 2013
lezione numero 1
Questa è la prima lezione, non solo in ordine di tempo, ma anche per importanza.
Per imparare a disegnare bisogna... disegnare. Tanto.
Sarà capitato a tutti di vedere qualcuno di bravo (ma bravo davvero) disegnare e di dire "si vabbè, ma quello è bravo di suo".
Vi posso assicurare una cosa: quello non è soltanto bravo di suo. non è che una volta ogni tanto prende in mano una matita e tira fuori una figata. 99 su 100 se uno è bravo è perchè disegna parecchio.
Per imparare a disegnare bisogna... disegnare. Tanto.
Sarà capitato a tutti di vedere qualcuno di bravo (ma bravo davvero) disegnare e di dire "si vabbè, ma quello è bravo di suo".
Vi posso assicurare una cosa: quello non è soltanto bravo di suo. non è che una volta ogni tanto prende in mano una matita e tira fuori una figata. 99 su 100 se uno è bravo è perchè disegna parecchio.
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